Centro diurno di Nizza Monferrato: bambole artigianali dalle breattee del mais
"Cultura" non è solo una somma di notizie; più specificatamente, è il "clima" in cui si vive: cibo, tradizioni, musiche, ballate, forme di arte, proverbi, credenze, storia, valori...
Un popolo si forma attraverso il tempo e la sua storia è la narrazione delle cose in cui crede, delle persone che lo hanno guidato, delle ricette che lo hanno sfamato, dei prodotti e colture che ne hanno dettato abitudini, modi di costruire le proprie abitazioni, mestieri, modi di dire...
Un tempo, il granoturco era un cereale preziosissimo; i chicchi macinati costituivano il piatto principale della gente contadina, le brattee costituivano letti per gli animali o rozzi pagliericci per i letti delle famiglie, allora affollate.
I bambini ci giocavano, ne facevano montagnole o le usavano, con la maestria tipica di chi non ha nulla, per foggiare semplici pupazzi.
Giacinto Grassi, uno scrittore del territorio astigiano, racconta: "Adesso la raccolta e la spannocchiatura del granoturco si compiono senza formalità.... Ancora non molto tempo fa, la spannocchiatura aveva il colore di una cerimonia rurale e un carattere di coralità, cioè di partecipazione collettiva..." (da Un soldo di rame)
La partecipazione collettiva in questi giorni è stata la preparazione, da parte degli abili ospiti e instancabili educatori del centro diurno di Nizza Monferrato, di graziose "famiglie" di foglie di granoturco che verranno donate alla scuola primaria e che fanno bella mostra di sé in Enoteca, e presso la Cantina Sociale, per il momento.
Rendere preziosi i materiali poveri con creatività è un valore da riscoprire; esso era ben radicato nella cultura del nostro territorio.
Grazie al Centro Diurno e alla Condotta Slow Food di Alessandria, alla madrina Graziana dell'orto che sempre crede e partecipa alle iniziative e a Vittorio per la materia prima... Superfluo dire che la "cultura della condivisione" dovrebbe ispirare la vita di ognuno, in ogni gesto...